Eccomi: quello di quasi sempre...

Vorrei andare controcorrente ma non riesco ad entrare nella presa.
Qui fate che diavolo volete: commentate, insultate e rompete il ca22o. Tanto non vi sarà prestata attenzione alcuna.MAI.

domenica 27 aprile 2008

Figli di Totò (Part 2 0f 2)




Nella mia visita “in quelli della sanità” ho conosciuto ragazzi non molto diversi da voi o da me a 10/11 anni, unico “difetto di fabbrica” la posizione della fabbrica stessa, cioè nascere nel luogo sbagliato.
Abituati da sempre all’arte di arrangiarsi, perché si può vivere anche in 15 in una specie di buco sotto il livello della strada e si può giocare a pallone in uno spazio vuoto lasciato da una “casa” o da quello che resta di una casa: le fondamenta, ed essere felici lo stesso.
Essere consapevoli del fatto che almeno una volta al mese ci sarà un morto per ragioni inspiegabili, e continuare a camminare e a cercare di guardare il cielo.
Camminare, parlare, giocare, ridere e vivere in posti che sembrano avere all’ingresso un cartello con su scritto: “IGIENE: IO NON POSSO ENTRARE” che a pensarci un solo secondo si chiama rione sanità e di sanitario ha davvero poco, ma come ben sapete al destino non manca certo il senso dell’umorismo.
Ragazzi svegli, attenti, iperattivi ma segnati. Si sa come funziona c’è chi nasce bello e maledetto e chi si limita strettamente alla seconda opzione.
Alcuni di loro finiranno a fare gli spacciatori, è inutile negare l’evidenza, ma quelli che usciranno di li, maledetti o no, lo metteranno nel culo a tutti i fighetti abituati a farsi fare il letto da mammina fino a 30 anni e abituati a non mangiare la minestrina se è sopra i 30° C, basta pensare che il Principe De Curtis, più noto come Totò, il principe della risata è nato nella sanità.
Leo, Davide, Carlo, Emanuele, Francesco vi dedico la prossima canzone e non disperate la vita fotte tutti, ma voi sarete tra i pochi che le renderanno il favore.

"Fortunate son" Creedence Clearwater Revival.

Viaggio d(’)istruzione (Part 1 of 2)



Ho fatto un viaggio in un mondo che avevo visto solo nel piccolo schermo, nella sezione cose da non fare, luoghi da non visitare.
Di questo mondo avevo letto anche sui giornali nella zona cose che succedono solo li, oppure la sezione zoo, bestie.
Il luogo si trova a Napoli e si chiama rione sanità.
Un posto assurdo, dove sembra che il caos la faccia da padrone.
Case distrutte e invecchiate che se solo avessero il dono della parola ti potrebbero raccontare storie da mille mila e una notte.
Gente che passa, gente che urla frasi incomprensibili, gente che ti guarda perché sei nuovo e hai la faccia da bravo ragazzo.
Motorini e ragazzi.
Cavalli e cavalieri, senza elmo perché non ci sia avversario che temono, ancor meno la sorella morte (anche se a pensarci bene tre cavalieri su un solo cavallo non li avevo mai visti).
“peppe, ma che ci sei andato a fare alla sanità?”

1. Vivere a Napoli e non visitare posti così per me è un po’ come andare a Parigi e non visitare il Louvre.
2. Ci sono andato con due amici per cercare di togliere dei ragazzini dalla strada anche se per pochi minuti, pochi attimi delle loro immense vite.
Per raccontargli che il mondo li fuori non è sempre selvaggio come loro sono abituati a vederlo e a viverlo.

Ma soprattutto ci sono andato per imparare che il mondo può essere una giungla di vicoli, bassi, motorini e furti. Ti basta nascere nel luogo sbagliato.
Se è vero che nessuno resta vergine perché la vita fotte tutti, quei ragazzini vengono sverginati alla nascita.

Se io fossi San Gennaro” Federico Salvatore.

2007: 25 anni di fantasia pura















Anno di pubblicazione: 1982.
Memoria: 64 k.
Rom: 20 k
Microprocessore: 6510 Hz.
Colori: 16.
Risoluzione: 320 x 200.
Suono: 9 ottave.














Nessuno può immaginare cosa sia possibile fare con un buon mix degli ingredienti sopraelencati, aggiungendo inoltre un pizzico di fantasia e una immensa voglia di progresso, di tecnologia e di infrangere gli schemi, quella voglia matta di esplorazione degna di Marco Polo che solo i bambini hanno.
Così è che nasce il mito commodore 64, una macchina apparentemente inutile ma che di inutile ha davvero poco.
Una macchina che per 25 anni ha fatto sognare l’immortale bambino che ognuno di noi si porta dentro.
Una macchina che ci ha tenuto compagnia nelle giornate di pioggia e non solo, che ha tenuta viva quella nostra voglia di evadere anche a costo di aspettare dieci minuti per il caricamento di un “sogno”, minuti passati a fissare quelle strisce colorate (frase equivocabile, sembro drogato) che apparentemente non avevano alcun senso; ma che in realtà ti preparavano allo straordinario mondo che avresti vissuto pochi ma infiniti minuti dopo.
Un giorno, lo giuro, ridarò luce a quella tastiera e a quel mangianastri per ritornare ancora una volta bambino.
Anzi, segnatevelo, il 2 maggio alle 16:00 Peppe, nella sua catapecchia, accenderà la sua bianca macchina del tempo collegandola alla sua vecchia televisione e tornerà bambino per un po’.
Fratelli, siete tutti invitati, solo che c’è un problema: ho solo un joystick!

"Commodore 64 vs PC" Articolo 31.

sabato 26 aprile 2008

Teoria del giornale inesistente


Considerando che i giornalisti inventano la metà di quello che scrivono e non scrivono la metà di quello che succede si deduce che i giornali non esistono

"Anarchy in the U.K." Sex Pistols.

giovedì 3 aprile 2008

NUNTEREGGAEPIU' 2008

Nuntereggaepiù, canzone del mitico Rino Gaetano scritta nel '78, provate ad ascoltarla.
Vi renderete conto che è stata scritta trent'anni fa ma è più moderna dell' Iphone.
Questa è una versione dell'attore Claudio Santamaria, che ha interpretato il canautore nella fiction su rai uno intitolata "Il cielo è sempre più blu" (lasciamo stare i commenti sulla fiction, che davvero è una cagata.).



Il bello è che la canzone è seria, serissima, quasi comica!
Eccovela è tutta per voi.


Abbasso e alè
abbasso e alè
abbasso e alè con le canzoni
senza fatti e soluzioni
la malasanità
la santità
la sposa in bianco il maschio forte
i ministri puliti i buffoni di corte
ladri di polli
super pensioni
ladri di stato e stupratori
il grasso ventre dei commendatori
diete politicizzate
evasori legalizzati
auto blu
sangue blu
cieli blu
amore blu
rock and blues

NUNTEREGGAEPIU'

Eya alalà
pci psi
dc pd
pci psi pli pri
dc dc 3msc
Veltrusconi
Sandra Mastella, Clemente Mastella
Vittoria Brambilla, Bossi e Pannella
dribbla Lapo per Martina Stella
Le solite foto su novella.
Bassolino
Platinette
Silvio Muccino, Moccia
I lucchetti, Costanzo, Bongiorno
Baudo e Chiambretti, Maria De Filippi
Simona Ventura, Conti e Giletti.
Lele Mora e Costantino
Gregoracci e Briatore
nobildonna eminenza
monsignore vossia cherie mon amour.

NUNTEREGGAEPIU'

NUN – TE – REGGAE - PIU’

NUN – TE – REGGAE - PIU’

NUN – TE – REGGAE - PIU’

"Nuntereggae più" Rino Gaetano.