Eccomi: quello di quasi sempre...

Vorrei andare controcorrente ma non riesco ad entrare nella presa.
Qui fate che diavolo volete: commentate, insultate e rompete il ca22o. Tanto non vi sarà prestata attenzione alcuna.MAI.

sabato 9 agosto 2008

Profanatori di tombe

Credo che ognuno di noi abbia a disposizione una quantità finita di vita da “Vivere”.

In molti casi, però, una sola vita non basta. Soprattutto a quelli che ne godono appieno, a quelli che bruciano tutto e in fretta diventando semplicemente leggenda, a quelli che non è la morte a venire ma è la vita ad andar via.
E se una vita non basta c’è necessariamente bisogno di un universo che vada oltre il funerale. Oltre le celebrazioni e la memoria che ormai non bastano più. Allora ci vuole un estensione. Anche irreale, basta che sia. Allora è così che ogni tanto abbiamo notizie di rockstar scomparse prematuramente.
Notizie in cui si dice che siano ancora vive e che continuino a suonare nel mondo, incrementando così il mito e la leggenda.

”E quando la puntina si avvicina al disco, oltre al suono si riscopre la vita.”


L’ultima di queste notizie risale al Re Lucertola. “e cioè?” Si bestioline da terza elementare. Lui, Morrison, Jim. Quel tizio che diceva le frasi strafighe e che alle scuole medie ti scrivi sul diario, le stesse che da grande dovresti scriverti sul cuore. Comunque dicono che sia ancora vivo e che sia alle Seychelles in incognito dal 1971 anno della sua prematura scomparsa a Parigi. In realtà non è che lo dicono, lo dice. Chi? Ray Manzarek ex tastierista dei Doors, nonché migliore amico del resuscitato di turno.
Vorrei tanto fosse vero, Mr. Manzarek, se Jim davvero avesse fatto una cosa del genere: sparire e diventare leggenda con un trucco degno del miglior Houdinì. Diventerebbe più mito di quanto non sia già.


Ma sono troppo razionale per credere a quello che dici.
Poi i miti sono così. Nascono, solitamente in posti maledetti e nella povertà. In vita lasciano perle di saggezza qua e là. Vivono intensamente la propria vita non lasciando nemmeno un secondo “vergine”. Poi muoiono generalmente giovani e dopo tre giorni (a volte un po’ di più) risorgono.
Quindi capito Mr. io_credo_alle_favole_e_se_tu_non_ci_credi_sei_finito? I tuoi miti non sono poi tanto diversi dai miei, 5 o 6 anni in più non sono tantissimi. Poi Mr. Ray profanatore di tombe avrei una cosa da ricordarti: Nessuno muore quando smette di respirare.
Smettiamo di farlo quando tutti si dimenticano del nostro passaggio e lui, Jim, sarà immortale, in secula seculorum Peppe dixit, amen.
Ps. Scusate ma ora devo proprio andare ci sono Jimi Hendrix e Curt Cobain che mi aspettano per una prtita di calcetto. Jim è una mezza schiappa a calcio. Ma non glie lo dite, cadrebbe in una depressione maniacale.

"Hey Hey, my my" Neil Young.

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

(P. Neruda)

"Vivere" Vasco Rossi.